giovedì 27 aprile 2017

LE RI-VISTE: digitale vs cartaceo

Sapete da quanto tempo si utilizzano le riviste e i giornali cartacei?
Be', da più di 300 anni, ma ultimamente vengono prodotti in minor quantità, dato che sono stati quasi sostituiti dai giornali digitali.
Ad esempio al giorno d'oggi i giovani non "perdono tempo" a cercare notizie su libri cartacei, in quanto Internet, molto più facile e veloce da utilizzare contiene ogni tipo di informazione, sebbene non è facile trovare la fonte delle notizie, al contrario del cartaceo che dà sempre informazioni corrette, dato che vengono scritte da studiosi esperti in quell'argomento.
I quotidiani attualmente più diffusi sono La Gazzetta dello Sport, seguita da Il Corriere della Sera e La Repubblica.
Una rivista è una pubblicazione periodica non quotidiana stampata a intervalli regolari. Può avere sia contenuti informativi generali o può trattare argomenti riguardanti un particolare settore di studio, o di attività. E' caratterizzata dalla periodicità, cioè all'intervallo di tempo che intercorre fra un numero e quello successivo, in settimanali, quindicinali, mensili e dall'argomento, cioè il campo di interesse (scienza, letteratura, arte, politica, economia, filosofia, religione, tecnica, attualità, ecc. ).
Le riviste digitali sono più efficenti di quelle cartacee, in quanto più facili e veloci da utilizzare e anche perchè non vanno smaltite. Se si preferiscono le riviste cartacee, sarebbe bene sapere come riutilizzarle e la loro provenienza; infatti la carta deriva dalla cellulosa, che si trova negli alberi. 
Ecco alcuni modi di riusare una rivista o un qualsiasi libro o giornale:
-incartare un alimento;
-per farci qualche lavoro Art Attack o decoupage;
-per pulire i vetri;
Se invece  non sapete come riutilizzare la carta, o ne avete troppa, potete sempre riciclarla portandola e gettandola negli appositi contenitori.





Scritto dai ragazzi della 2G: Elisa, Elena, Filippo, Francesco, Matteo e Fabrizio

mercoledì 26 aprile 2017

ENCICLOPEDIA VS WIKIPEDIA

L'enciclopedia è un'opera scritta di consultazione che raccoglie e ordina la sintesi della conoscenza umana in tutti i campi o in un determinato ambito. 
Le opere enciclopediche esistono da circa 2000 anni: 
la più antica che si è tramandata, la Naturilis Historia, fu scritta nel I secolo. 
La più moderna ora è Wikipedia, elettronica e liberamente disponibile.

Noi della 2 A della Dante Alighieri approfondiremo questo argomento interessante sull'importanza dell'enciclopedie.
Oggi con le nuove tecnologie si tende a cercare sul web le informazioni che ci servono, per risparmiare tempo. 
Talvolta queste notizie sono scorrette, per evitare questo bisognerebbe cercare nelle enciclopedie.

Purtroppo non si trovano più molto facilmente, i luoghi dove si possono scovare sono: biblioteche e centri di riuso.
Quest'ultimo si trova anche a Macerata, precisamente a Fontescodella. In questo centro le persone portano oggetti che non usano più per farle riusare ad altri. Qui si puo trovare di tutto, dai libri alle videocassette.
Abbiamo chiesto alla gente cosa pensa delle enciclopedie e dei siti web 


 1. Lei si basa solo sulle informazioni trovate online oppure per approfondire meglio gli argomenti cerca anche nelle enciclopedie?
Persona1:Quando sono a casa consulto le enciclopedie e quando sono fuori uso i siti web
Persona2: Uso solo wikipedia ,ma a casa ho anche delle enciclopedie.
Persona 3: non uso l'enciclopedia e mi baso soprattutto sulle notizie trovate online
2.Avete enciclopedie a casa?
Persona1:le ho e le uso a volte
Persona2:le ho ,ma le uso raramente
Persona 3: non l ho.
3. Usa più wikipedia o l'enciclopedia?
Persona1:uso più wikipedia, per una questione di facilità
Persona2:uso più wikipedia 
Persona3:uso più wikipedia, per una questione di velocità
4.Porterebbe qui i suoi libri o enciclopedie perchè possano essere riutilizzati?
Persona1:si, porterei qui i miei libri per essere riutilizzati
Persona2:certamente, porterei qui i libri che non  utilizzo più
Persona3:si
 
 Il web è pieno di notizie vere, ma anche di notizie false, quindi se volete avere una fonte più attendibile, a costo zero, potete venire al "Cento di riuso"a Fontescodella per avere un'enciclopedia tutta per voi da portare a casa. 




Questo articolo è stato realizzato dai seguenti alunni della classe 2A:
Giulia, Matteo, Giulia, Riccardo, Sveva e Simone.

giovedì 20 aprile 2017

E TU COSA NE SAI?


 

E tu cosa ne sai della differenza tra biblioteca e libreria?
Noi ragazzi della 2C della scuola Dante Alighieri vi informeremo di più su questo proposito.  

BIBLIOTECA significa raccolta ordinata di libri di vario genere e destinazione, è il luogo adibito alla loro custodia e consultazione. Nella biblioteca si fa un continuo riutilizzo di libri e enciclopedie. Infatti le persone che vi entrano prendono libri in prestito e dopo averli letti li riportano indietro. Questi libri poi vengono di nuovo presi in prestito da altra gente e il giro continua: QUESTO è RIUSO!

LIBRERIA significa negozio di libri; casa editrice proprietaria di una bottega libraria.  Nella libreria, a differenza della biblioteca, i libri si comprano, non si prendono in prestito.
Le persone entrano in questo luogo, comprano i libri e se li portano a casa. In questo modo non c'è un riuso grande come in biblioteca, ma dopo aver letto il libro, il compratore potrebbe prestarlo a un suo conoscente. Anche in questo caso, si ha un piccolo riuso.

Uno svantaggio evidente della biblioteca è il fatto che i libri si rovinano più facilmente perchè molte persone li usano. Alessandro Battoni (responsabile del CEA Fontescodella)  dice: "Molte persone non vanno in biblioteca per 3 motivi. Il primo è per lo stato dei libri. Il secondo perchè la biblioteca non ha testi recenti. Il terzo perchè ti danno un limite di tempo per leggere i libri."
La libreria, invece,  ha più svantaggi della biblioteca. Infatti si ha un minor riutilizzo da parte della gente. Inoltre quando si finisce di leggere un libro rimane a casa e occupa solo spazio.
Al giorno d'oggi molta gente compra libri su internet. Questo ha fatto perdere clienti e lettori a biblioteche e librerie. 


Scritto dai ragazzi della 2C: Matilde, Giorgia, Chiara, Giuseppe, Simone e Alessandro.